Il termine "massaggo connettivale" fu coniato dalla Dicke, fisioterapista tedesca, che praticando frizioni profonde sulla regione sacrale del suo corpo per alleviarne il dolore, riscontrò un notevole miglioramento della sintomatologia dolorosa.
Già Head per primo, nel 1898, aveva riscontrato nelle lesioni degli organi interni iperestesia al tatto, alla pressione e alla temperatura, nonchè dolori spontanei in zone della cute innervate dallo stesso metamero del viscere ammalato; egli chiamò queste zone "punti massimali". Anche MacKenze aveva riscontrato un aumento della tensione e della sensibilità profonda di alcuni muscoli in corrispondenza di malattie di organi interni.
Le osservazioni di questi autori costituiscono la base della medicina massoterapica di cui il massaggio connettivo è forse l'espressione più completa.
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